NOTA PER IL LETTORE
Questo post è off-topic rispetto al resto del blog, ma in fondo chi se ne frega. Il tema è serio quindi anche se non si parla di social media, marketing o #fuffa in generale sei invitato a leggere tutto il post. Che tu sia maschio o femmina non importa. Leggilo e condividilo. Grazie!Movember è l’insieme di Moustache (baffi) e November (che te lo dico a fare). Dal 2003, anno in cui un gruppo di ragazzi australiani ha dato vita al movimento, il mese di novembre vede migliaia di uomini (detti Mo Bros – oltre 1 milione in 10 anni) che si fanno crescere i baffi per essere ambasciatori di una campagna tesa a sensibilizzare le persone sui temi del cancro alla prostata e ai genitali. Una cosa seria, insomma, che riguarda molti, troppi, uomini over 50.
Il motto della campagna è “change the face of men’s health“. Niente di più azzeccato, come motto e come meccanismo. Perchè se di punto in bianco vi fate crescere i baffi state certi che qualcuno vi chiederà il perché di questa novità. A quel punto racconterete questa storia e cercherete di convincere il vostro interlocutore ad aderire all’iniziativa e donare qualche eurino per la causa. Insomma, un bellissimo word of mouth a fin di bene (oppure possiamo chiamarlo word of moustache?).
Giocando con i baffi e riportandoli in auge almeno per un mese si può fare tanto, basta seguire 3 semplici regole:
- il 31 ottobre radersi completamente il volto (si salvano le basette);
- per tutto il mese di novembre, dal primo all’ultimo giorno, coltivare i propri baffi e radersi barba e pizzo (a proposito… choose your weapon!);
- vietato unire baffi e basette.
Ma attenzione perché anche le donne devono fare la loro parte (no, niente baffi, da nessuna parte). Le Mo Sistas (questo l’appellativo per le nostre compagne) devono supportare i propri compagni aiutandoli nell’azione di divulgazione del messaggio e raccolta fondi, e coinvolgendo le proprie amiche per la crescita del movimento.
A cosa porta tutto questo? In quattro semplici punti:
- Il 67 % dei partecipanti a Movember ha consigliato ad altre persone di consultare un medico
- Il 20% dei partecipanti a Movember ha consultato il proprio medico
- Il 70% ha parlato di salute maschile
- Il 43% è diventato più consapevole e informato sui rischi alla salute
E poi c’è tutto il tema delle donazioni raccolte, che nel solo 2012 ammontano a 141 milioni di dollari australiani. La Fondazione Movember destina questo denaro allo sviluppo di programmi seri e concreti, quindi nessuna paura di dove finiscano i soldi che i Mo Bros e le Mo Sistas riusciranno a donare. E trattandosi di Fondazione si possono consultare tutti i bilanci annuali online.
E in Italia? Come sempre qui le cose vanno a rilento… però vanno. Tant’è che esiste la fanpage ufficiale e quest’anno si terranno alcuni Movember Party alla fine del mese di novembre per celebrare l’iniziativa. Chi vive a Milano e dintorni potrà farlo giovedì 28 novembre presso Bullfrog – Modern Electric Barber – con o senza baffi, non importa.
Io mi sto già allenando da un paio di mesi, e devo dire che con i baffi e la cera ci si diverte un sacco (non c’è malizia, giuro). E allora, maschietti, perché non fare un divertente sacrificio per il mese di novembre e prendere parte alla Gen Mo (generation moustache)? Tanto lo sappiamo che prima o poi, passati i 40, un dito nel c**o non ce lo toglie nessuno.
Sul sito australiano si trovano un sacco di contenuti e informazioni in più, soprattutto per quanto riguarda i programmi di impiego delle donazioni. Per chi avesse voglia di investire altri 3 minuti, ecco in un video alcuni risultati dell’iniziativa in termini di notorietà ed effetti sugli uomini coinvolti.
E questa invece è in 2 minuti la storia di Movember, dagli albori del 2003 all’ultima celebrazione del 2012.
Altre risorse per chi volesse approfondire:
Pagina Wikipedia sull’iniziativa Movember
Sito ufficiale Movember Australia
Sito ufficiale Movember Italia
Facebook fanpage Movember Italia
#Movember su Instagram
Bullfrog – Modern Electric Barber