Fresca di pubblicazione, la terza edizione dell’Email Marketing Statistics di MailUp mantiene la promessa di offrire una visione più che completa sullo stato dell’email marketing in Italia; la grande rilevanza del contenuto è data dal campione di lavoro pari a quasi 12 miliardi di email inviate in un anno.
Oltre alle preziose informazioni tipiche dell’email marketing (tassi di apertura, ctr, bounce, abuse, …) sia per B2C che B2B spaccate per settore merceologico, attira la mia attenzione la parte dedicata alla presenza di social button all’interno dei messaggi e relativi effetti.
La grande evidenza è tanto semplice da capire quanto importante non sottovalutare: le email contenenti bottoni per condividere sui social registrano una tasso di apertura (Opening Rate) quasi doppio rispetto a quelle senza.
Ovvietà che però è sempre meglio precisare: trovandosi i bottoni di share all’interno della DEM, quel 96% in più di tasso di apertura non può che essere dovuto alle visite provenienti dalle timeline degli utenti.
Manco a dirlo, facebook è il social più gettonato per lo share delle DEM con un 82% di condivisioni; seguono Twitter, LinkedIn e tutti gli altri.
Cosa significa tutto ciò in soldoni (ma anche, potenzialmente, soldi veri)?
- Prima di tutto che ove possibile vale la pena inserire sempre i bottoni di sharing. Mettili in template e risolvi.
- Che grazie all’azione di condivisione possiamo aumentare sensibilmente i destinatari (ovviamente non profilati) dei nostri messaggi.
- Che di conseguenza possiamo guadagnare tassi migliori di apertura e, a cascata, di conversione/lead.
- Che se abbiamo l’accortezza di inserire anche un link per il subscribe possiamo ottenere gratuitamente nuovi iscritti.
Non ultimo, visti i risultati e i benefici potenziali, conviene cominciare a considerare la presenza dei bottoni di sharing una costante, ben tracciata, visto che al momento le condivisioni rappresentano solamente lo 0,04% del totale letture e non perché vi sia scarsa reattività da parte degli utenti (ricordo: +96%!) bensì a causa di una scarsa, scarsissima attenzione da parte di chi disegna/progetta le DEM.
Concludendo, sarebbe interessante un confronto tra queste metriche derivanti dalle condivisioni social VS l’antenato “dillo a un amico”. E’ un buon esercizio che si può fare in casa 😉
fonte: MailUp – è possibile richiedere l’anteprima dell’osservatorio direttamente qui.